Da un piccolo equivoco a un grande laboratorio!
di Ivana
Iole e Gregorio sono venuti da noi per fare un po’ di volontariato, per mettere a disposizione un po’ del loro tempo, “sia ben chiaro, ha subito sottolineato Iole, visto che siamo in pensione non è un modo per occupare del tempo”.
Credevano di trovare dei bambini a cui impartire un po’ di nozioni di matematica e aiutarli nei compiti, lo avevano sempre fatto in Sicilia. Sono abituati ad aiutare le persone in difficoltà e senza fissa dimora, continuano a farlo organizzando mostre e vendite di beneficenza a Palermo in particolare per quei bambini e quelle donne che sbarcano da chissà dove e in cerca di un po’ di speranza.
Il primo incontro è avvenuto nel vialetto dove c’erano le nostre figlie che scorazzavano, non siamo entrati in casa-famiglia, ma abbiamo subito chiacchierato e cercavamo di rispondere alle domande: come avete iniziato? cosa vi ha spinto? perché? da quanto? …. raccontavamo … chiamando per nome i ragazzi senza mai nominare la disabilità dando per scontato che sapessero…. e intanto, Anna aveva già preso per mano Gregorio.
Quando ci siamo resi conto dell’equivoco siamo rimasti spiazzati e imbarazzati (ed un po’dispiaciuti), credevano di trovare una situazione e ne hanno trovata un’altra totalmente diversa.
Cosa fare? Provare e sperimentare, hanno detto subito da bravi insegnanti di matematica e fisica.
Cosa è successo? Il grande mistero e fascino dei ragazzi ancora una volta ha funzionato: ogni mercoledì pomeriggio c’è un gran fermento in casa! Aspettando che arrivino si preparano i tavoli da lavoro con la colla, le forbici, i colori, ciascuno con la propria curiosità e la voglia di fare, tanto Iole riesce a far creare dei capolavori proprio a tutti, assegna persino i compiti a Stefano che li esegue la mattina seguente. Gregorio riesce a trovare sempre la soluzione e ha preso tutti per la gola è un bravissimo e paziente cuoco.
Cosa pensano? Di essere arrivati nel posto giusto al momento giusto.
Grazie!!!
